LA LAZIO DI QUEST'ANNO COME QUELLA DI CRAGNOTTI?

lunedì 29 settembre 2008

Roma vittoriosa...pensando a Bordeaux

"Oggi la squadra è stata quasi perfetta".
Luciano Spalletti è soddisfatto per la vittoria della sua Roma sull'Atalanta (2-0), ma anche e soprattutto per la prestazione dei suoi ragazzi che, seppur in grande emergenza, sono riusciti a vincere una partita importante.

"Dobbiamo ritrovare tranquillità anche durante le partite - spiega Spalletti - per rifare in campo quello che riuscivamo a fare prima, anche se oggi la squadra è stata quasi perfetta. Adesso andiamo a Bordeaux per un'altra gara importante e arrivarci dopo una vittoria ti dà quel qualcosa in più che sotto l'aspetto morale può fare la differenza. Quando sei abituato a vincere e poi non ci riesci, ti ritrovi in difficoltà perchè non è facile lavorare per ricreare quell'entusiasmo necessario a far bene".

Un pò di entusiasmo lo ha sicuramente ritrovato Mirko Vucinic, suo il gol del 2-0 e per il montenegrino anche l'abbraccio di Spalletti al momento del cambio. "Ha passato un momento particolare, non riusciva a segnare ed era teso, ha fatto un gol bellissino ed è importante perchè quando un attaccante non segna diventa tutto più difficile". E per Vucinic è una rete importante anche in chiave Champions League perchè a Bordeaux Totti quasi sicuramente non ci sarà.

Spalletti parla anche della polemica scoppiata ieri sulla presunta lite tra lo stesso tecnico e la società per la campagna acquisti. L'allenatore della Roma ribadisce che non c'è stata nessuna riunione e poi conferma: "Abbiamo fatto la campagna acquisti insieme, alcune scelte sono state spinte più da me altre dalla società, ma tutte sono state fatte per il bene del gruppo, anche se a volte certe scelte vengono imposte dal mercato. Noi avevamo fatto una scelta (il riferimento è a Mutu, ndr), non è andata a buon fine e abbiamo dovuto fare altro. Pradè aveva cercato di prendere Amauri, ma poi si sono inserite altre società e non è arrivato. Shevchenko? In estate sono stati fatti tanti nomi".

Anche Rosella Sensi è tornata sull'argomento. "Litighiamo tutti i giorni, lo posso confessare", ha detto scherzando il presidente giallorosso che poi seriamente ha aggiunto: "Non devo giustificare cose che non esistono - ha spiegato il presidente - non esiste il problema, sta a voi crederci o meno, noi siamo sereni e questo lo dico solo per i tifosi".

Zarate: "Lazio da scudetto"

La Lazio può vincere lo scudetto. Parola di Mauro Zàrate.
Si accende l’entusiasmo tra i tifosi biancocelesti, che dopo la vittoria per 3-1 sul Torino già sognano il tricolore.

Era dall’annata 1974/75 che la Lazio non occupava la vetta della graduatoria dopo 5 giornate giocate. La squadra di Delio Rossi ora è sola in testa alla classifica. Un primato targato Pandev e Zàrate, che zoppica un po’ con la lingua italiana ma se la cava magnificamente con il pallone tra i piedi. Grazie alla doppietta di ieri, l’argentino capocannoniere arricchisce il suo bottino personale: 6 i gol realizzati finora.

Il presidente Lotito, che per ora l’ha preso in prestito, si è affrettato a garantire che lo riscatterà.
Come ha sinceramente ammesso Delio Rossi nel dopo partita ( Se credevo in Zarate? Sì e no, una via di mezzo»), l’unico in casa Lazio ad aver decisamente puntato sull’argentino è stato proprio il presidente, che ha assecondato le scelte dell’allenatore, a costo anche di dolorose rinunce.

La vetta della seria A attende ora conferme dalla partita casalinga di sabato prossimo contro il Lecce.

Il mister preferisce tenere i piedi per terra: "Essere in testa alla classifica mi rende orgoglioso, fermo restando che ci deve dare solo la forza per poterci migliorare".
Non è da meno il presidente Lotito che al termine della vittoria dei suoi, si sforza di mantenere un profilo basso: “Io pretendo umiltà e spirito di sacrificio. Se manterremo questi valori, potremo arrivare lontano”.

Tuttavia è davvero difficile frenare gli entusiasmi quando tutto gira per il verso giusto e la squadra vince, a suon di gol e spettacolo.

giovedì 25 settembre 2008

Luciano Spalletti: "arbitraggio scandaloso" E' di nuovo buio in casa Roma

Non è facile per Luciano Spalletti commentare la sconfitta rimediata contro il Genoa. La delusione è tanta, la voglia di parlare poca.

Dopo i segni di risveglio contro la Reggina i giallorossi ripiombano nella crisi ed il tecnico toscano, scostandosi dalla consueta abitudine di non commentare gli episodi arbitrali, se la prende con l'arbitro Brighi, reo in particolare di aver annullato a Panucci la rete del 2-2, per un fuorigioco che le immagini televisive hanno dimostrato essere inesistente.

"E' un errore grave, certo avrebbe cambiato l'esito della gara - ha detto Spalletti - I miei calciatori non li incolpo di nulla, sono stati sempre in partita anche se hanno commesso qualche ingenuità . Non stiamo passando un periodo positivo ma questa volta la sconfitta non dipende da loro. L'evidenza è clamorosa, non sono i venti centimetri su cui si può discutere, stavolta si parla di tre metri".

Spalletti spiega il perchè questa volta ha deciso di commentare l'operato dell'arbitro. "Io passo sempre sopra gli episodi ma questa volta no. E' troppo clamorosa, non mi lamento mai ma questa volta rischio di passare da co...ne". Felicissimo invece il presidente del Genoa Enrico Preziosi. Dopo aver fermato il Milan, adesso si gode la vittoria sulla Roma. "Era più difficile di quanto può sembrare adesso - ha detto - La Roma è una grande squadra ma il Genoa ha giocato davvero bene e alla lunga ha meritato".

Claudio Lotito: "Lazio bella e vincente". Zarate migliore in campo


La Lazio è tutta protesa verso la vetta della classifica, lì dove arrivano solo le grandi. Ma sopratutto la squadra di Delio Rossi è bella e vincente.

Se quattro gol erano stati incassati dal Milan, tre ne sono stati rifilati alla Fiorentina. Per il tecnico biancoceleste è cominciato un nuovo ciclo: «Il nostro scudetto? 70 mila laziali allo stadio».

Rossi cerca di analizzare la situazione con serenità: «C'è ancora tanto da lavorare. Ma il buon giorno si vede dal mattino. Vedo margini di miglioramento. In quattro anni non ho mai vissuto quello che sto vivendo alla stadio. Sono contento che la gente apprezzi la squadra. Una squadra se è incitata rende il 30 per cento in più. Io ci credo. Ora valutiamo il rendimento della squadra, ma non la classifica».

Tanto ci sono gli attaccanti che segnano. E quando tornerà Rocchi... «Rocchi è un giocatore importante, è il nostro capitano. Ma ora sto valutando quelli che ho, spero di averlo presto. Starà a me trovare la giusta soluzione, ma la squadra deve avere il suo equilibrio. Altrimenti diventa Playstation». «Zarate migliore in campo ieri». Per ora i colpi da Playstation ce l'ha Zarate. «L'attaccante è importante che segni, ma è importante che la squadra vinca. Se un giorno dicessero che la Lazio è Zarate-dipendente sarei contento anche perchè chi lo mette in campo è l'allenatore.
È stato il migliore in campo con la Fiorentina, ha sempre tenuto impegnata la difesa, ha fatto cose utili. Ha le qualità, è molto giovane e viene da un altro tipo di calcio, e se non hai equilibrio fai in fretta a perderti. Magari farà qualche partita in cui avrà un calo fisiologico, e si parlerà di crisi. Lo so che ha delle qualità altrimenti non sarebbe il centravanti della Lazio».

Anche il presidente Claudio Lotito guarda al futuro. Ma con dei punti di riferimento che rimangono intangibili: «Lavoro, sacrificio, professionalità e umiltà». Eccole le paroline magiche di Lotito, quelle su cui si fonda la vittoria di ieri contro la Fiorentina, ma anche il ciclo nuovo annunciato da Delio Rossi. «E' una Lazio che diverte - commenta il presidente - Ieri ha dominato la partita e ora spero che continui con umiltà, lavorando gara dopo gara».
A Lotito piace il calcio della Lazio. E non lo nasconde. «I giocatori hanno ritrovato l'entusiasmo e ieri si sono divertiti - dice il patron biancoceleste - Delio Rossi ha dato un assetto tattico e brillantezza atletica al gruppo». E di certo le preoccupazioni non verranno dall'abbondanza in attacco: «E allora cosa dovrebbero dire Ancelotti e Mourinho? L'abbondanza non è mai un problema, e poi i nostri giocatori non fanno alcuna pressione per essere sempre in campo».

lunedì 22 settembre 2008

Delio Rossi: "nessun allarmismo"

La Lazio trova a San Siro contro il Milan la prima sconfitta in campionato, battuta 4-1. Dopo 8 minuti rossoneri in vantaggio con Seedorf che prende palla al limite dell'area, triangola involontariamente con Ledesma che con una carambola lo libera in mezzo all'area. A tu per tu con Carrizo l'olandese insacca senza problemi.


La Lazio però non ci sta e al 26' trova il pari con il solito Zarate, che raggiunge quota quattro reti e si conferma capocannoniere. Pandev imbecca l'argentino sul filo del fuorigioco. Zarate brucia tutti compreso Abbiati, battuto sul primo palo per l'1-1.


A nove minuti dalla fine del primo tempo, però, un destro potentissimo di Zambrotta da oltre 30 metri riporta in vantaggio i rossoneri. La ripresa inizia e subito il Milan fa 3-1. Azione prolungata da destra a sinistra, Jankulovski mette dentro per Pato che al 3' di testa insacca alle spalle di Carrizo. Al 14' arriva il gol del definitivo 4-1 che porta la firma di Kakà che con un tiro da 30 metri batte il portiere biancoceleste. Il tecnico Delio Rossi commenta così: "non eravamo fenomeni prima e non siamo brocchi adesso".

La Roma risorge. Spalletti: 3 punti che danno tranquillità

Prima vittoria stagionale e tre punti messi in cascina. La Roma riparte in casa contro la Reggina grazie alle reti di Panucci, Aquilani e Perrotta e prova a dimenticare un avvio di stagione da incubo. "Faccio i complimenti a Spalletti e ai ragazzi - ha dichiarato la presidentessa Rosella Sensi all'uscita dall'Olimpico - Sono molto soddisfatta perché non era facile reagire ma, comunque, la tensione era più apparente che altro. La squadra era solo amareggiata perché non riusciva ad ottenere risultati. E' per questo che martedì (dopo la sconfitta con Cluj in Champions League, ndr) negli spogliatoi li ho visti distrutti".

La Sensi, poi, non si sbilancia sul migliore in campo ma preferisce elogiare il collettivo "perché è stato il vero punto di forza di questa squadra". Chi, invece, un elogio se lo sente di fare è il tecnico giallorosso Luciano Spalletti: "Per me il migliore in campo è stato Brighi. uno di quei giocatori che, anche se non ha i titoloni dei giornali, ogni volta che viene chiamato in causa dimostra sempre di essere pronto". Spalletti, poi, si sofferma anche sulla prestazione del francese Menez: "Ha le stesse caratteristiche di Mancini, grande sensibilità di palleggio e qualità nel ribaltare velocemente l'azione.

L'unica cosa è che é giovane e va ancora svezzato mentre il brasiliano è più maturo". Sul successo arrivato contro la Reggina, infine, l'allenatore romanista ammette di non sapere se "questa vittoria ci permette di dire che la nottata è passata, però sono tre punti che ci trasmettono tranquillità. Nel primo tempo non abbiamo cerato tantissimo ma in fondo va bene così perché non abbiamo concesso nulla e abbiamo mantenuto i giusti equilibri. Adesso aspettiamo altri risultati così per risalire la classifica".

Molto felice anche Cristian Panucci, ancora una volta goleador nonostante un ruolo da centrale difensivo. Il numero 2 giallorosso, nonostante il silenzio stampa imposto dalla società, rilascia qualche battuta a fine gara: "Sono stato bravo a farmi trovare nel posto giusto al momento giusto. Questa é una vittoria importante, una riposta del gruppo dopo un avvio di stagione non buono". Panucci, poi, si leva un sassolino dalla scarpa: "A Roma le tensioni sono tante e ci ha dato un po' fastidio vedere che sono bastate due sconfitte per mettere in discussione tre anni di lavoro. Adesso comunque pensiamo a lavorare sodo perché abbiamo ancora qualche problema". In casa Reggina, l'analisi della gara porta la firma del tecnico Nevio Orlandi: "Abbiamo cercato di fare la nostra partita per portare a casa qualche punto. Nel primo tempo eravamo riusciti a fare bene, poi il gol allo scadere ha inciso a livello psicologico".

Quello che però non è piaciuto al tecnico dei calabresi è stato l'atteggiamento dopo il 2-0 di Aquilani: "Non abbiamo avuto reazione, abbiamo mollato e questo non va bene". Molto simile la lettura del centravanti amaranto Bernardo Corradi: "Nella prima parte dell'incontro siamo stati bravi a chiuderci e a non concedere occasioni da gol. Poi abbiamo commesso qualche ingenuità di troppo e con la Roma non te lo puoi permettere. Fortunatamente mercoledì torniamo subito a giocare e questo è il metodo migliore per dimenticare la sconfitta".Amaro il commento del presidente Lillo Foti: "E' inutile aggrappaci agli episodi, la responsabilità è solo nostra perché non siamo mai riusciti ad essere pericolosi".

domenica 14 settembre 2008

Calcio: Su Retesole Nasce 'Voci Dall'Olimpico', Il Format Tv Dei Tifosi

(ASCA) - Roma, 12 set - Si chiama ''Voci dall'Olimpico'' ed e' la nuova rubrica sportiva settimanale del Tg Roma dell'emittente Retesole interamente dedicata ai tifosi di Roma e Lazio che diventano cosi' i veri protagonisti dello stadio. Saranno loro infatti a presentare e commentare le gare delle squadre capitoline e saranno sempre loro a contribuire con i loro video, girati fuori e dentro lo stadio, al programma. Ogni settimana il video piu' originale, inviato con un MMS al numero 380.63.76.826, ricevera' un premio.

''La gente - ha spiegato l'ideatore del nuovo format Francesco Palese - e' stufa dei soliti opinionisti che da tantissimi anni popolano il panorama dell'emittenza locale. E' un programma che inverte tutti i ruoli e le prospettive. Il divo, il protagonista dell'evento, non e' piu' il calciatore ma l'abbonato da vent'anni alla Curva Sud, magari di Testaccio. Le telecamere con le quali seguiremo le partite non sono in tribuna stampa ma sono disseminate in tutto lo stadio, attraverso il telefono cellulare dei tifosi e degli appassionati pronti a riprendere ogni attimo di quello che accade dentro e fuori dall'Olimpico''. La prima puntata, dedicata a Lazio-Sampdoria, andra' in onda lunedi alle ore 19.15 e alle 22.50.