LA LAZIO DI QUEST'ANNO COME QUELLA DI CRAGNOTTI?
lunedì 6 ottobre 2008
Lazio: il Lecce frena lacorsa bianoceleste. Inzaghi in gol dopo 4 anni
Spalletti: la "mia" Toscana sempre più stregata
Otto mesi dopo i bianconeri bastonano ancora i giallorossi al “Franchi”, disputando una gara esemplare nell’interpretazione e dal punto di vista del carattere.
L’intelligenza tattica di Giampaolo impedisce alla squadra di Spalletti di sviluppare il proprio gioco e sfrutta alla perfezione gli spazi che gli avversari si lasciano alle spalle quando si spingono in attacco.
Frick, autore del gol partita, ma anche Maccarone e Kharja sono minacce costanti con Doni.
Il pressing altissimo dei centrocampisti toglie alla mediana della Roma anche il respiro, Baptista resta stritolato tra i centrali di difesa e gli esterni Taddei e Menez funzionano solo a intermittenza.
Quando poi la contesa si fa nervosa la squadra di Spalletti perde un po’ la testa, resta prima in dieci e poi in nove. Puniti dall’arbitro Mexes e Panucci. A quel punto il Siena non commette l’errore di rilassarsi, ma tiene alta la tensione fino in fondo portando a casa un successo pesantissimo per la sua classifica.
Del giocattolo di Spalletti funziona ben poco: non c’è gioco senza palla, manca la velocità, di sovrapposizioni e passaggi nello stretto neanche a parlarne. E così la squadra si affida ai lanci lunghi e a un possesso palla che senza guizzi diventa monotona ripetizione di un compitino che il Siena ha buon gioco a correggere. A suo favore, ovviamente.
Un disastro totale non solo per una sconfitta che la relega in maniera preoccupante nella parte bassa della serie A ferma a quota sette punti, ma anche perché conferma il trend negativo in trasferta: tre sconfitte su tre. Troppe se si pensa che lo scorso anno erano state complessivamente quattro in tutto il campionato.
E le cattive notizie non finiscono qui. Al rientro dopo la pausa il 19 ottobre dovrà affrontare proprio l’Inter capolista.
venerdì 3 ottobre 2008
CRAGNOTTI A LOTITO: TENERE I PIEDI PER TERRA
Per completare il quadro mancava il parere di chi quel ciclo di vittorie straordinarie lo ha vissuto sul ponte di comando: lo stesso Sergio Cragnotti. L'ex patron della Lazio, in grado di portare nel 2000 il secondo scudetto laziale a Roma, ha parlato questa mattina ai microfoni di Rds e ha giudicato prematuro il confronto: "Credo - ha detto - che il paragone con
Eppure, qualcosa di simile c'é. Come allora a trascinare la squadra ci sono diversi argentini. Uno su tutti: Mauro Matias Zarate. "E' vero - ha ammesso Cragnotti - c'é questo ragazzo bravo. A me ricorda molto Signori, che saltava l'uomo, tirava da tutte le parti e segnava sempre". "Io mi auguro che
L'ultima battuta, però, non poteva che essere indirizzata al suo successore: "Un consiglio a Lotito? Di rimanere con i piedi per terra, di non fare tanti proclami ma di essere concreti. E' importante guadagnarsi la vittoria domenica per domenica e non pensare che sia iniziato un ciclo di vittorie, altrimenti ci si può distrarre. Mi auguro che il ciclo continui ma allo stesso tempo che ci sia tanta umiltà".
giovedì 2 ottobre 2008
(Esclusiva) LOTITO: QUESTA LAZIO COME QUELLA DI CRAGNOTTI
“Anche se non posso fare paragoni - ha detto - posso dire con certezza che la qualità di gioco che esprime questa squadra è simile a quella di allora. Siamo tra i pochi a poter dire di giocare veramente a calcio, perché il pallone è per tutti e il gioco per pochi, comunque dico che fare risultati e giocare a calcio sono due cose diverse”.
lunedì 29 settembre 2008
Roma vittoriosa...pensando a Bordeaux
Zarate: "Lazio da scudetto"
Si accende l’entusiasmo tra i tifosi biancocelesti, che dopo la vittoria per 3-1 sul Torino già sognano il tricolore.
Era dall’annata 1974/75 che la Lazio non occupava la vetta della graduatoria dopo 5 giornate giocate. La squadra di Delio Rossi ora è sola in testa alla classifica. Un primato targato Pandev e Zàrate, che zoppica un po’ con la lingua italiana ma se la cava magnificamente con il pallone tra i piedi. Grazie alla doppietta di ieri, l’argentino capocannoniere arricchisce il suo bottino personale: 6 i gol realizzati finora.
Il presidente Lotito, che per ora l’ha preso in prestito, si è affrettato a garantire che lo riscatterà.
Come ha sinceramente ammesso Delio Rossi nel dopo partita ( Se credevo in Zarate? Sì e no, una via di mezzo»), l’unico in casa Lazio ad aver decisamente puntato sull’argentino è stato proprio il presidente, che ha assecondato le scelte dell’allenatore, a costo anche di dolorose rinunce.
La vetta della seria A attende ora conferme dalla partita casalinga di sabato prossimo contro il Lecce.
Il mister preferisce tenere i piedi per terra: "Essere in testa alla classifica mi rende orgoglioso, fermo restando che ci deve dare solo la forza per poterci migliorare".
Non è da meno il presidente Lotito che al termine della vittoria dei suoi, si sforza di mantenere un profilo basso: “Io pretendo umiltà e spirito di sacrificio. Se manterremo questi valori, potremo arrivare lontano”.
Tuttavia è davvero difficile frenare gli entusiasmi quando tutto gira per il verso giusto e la squadra vince, a suon di gol e spettacolo.
giovedì 25 settembre 2008
Luciano Spalletti: "arbitraggio scandaloso" E' di nuovo buio in casa Roma
Dopo i segni di risveglio contro la Reggina i giallorossi ripiombano nella crisi ed il tecnico toscano, scostandosi dalla consueta abitudine di non commentare gli episodi arbitrali, se la prende con l'arbitro Brighi, reo in particolare di aver annullato a Panucci la rete del 2-2, per un fuorigioco che le immagini televisive hanno dimostrato essere inesistente.
"E' un errore grave, certo avrebbe cambiato l'esito della gara - ha detto Spalletti - I miei calciatori non li incolpo di nulla, sono stati sempre in partita anche se hanno commesso qualche ingenuità . Non stiamo passando un periodo positivo ma questa volta la sconfitta non dipende da loro. L'evidenza è clamorosa, non sono i venti centimetri su cui si può discutere, stavolta si parla di tre metri".
Spalletti spiega il perchè questa volta ha deciso di commentare l'operato dell'arbitro. "Io passo sempre sopra gli episodi ma questa volta no. E' troppo clamorosa, non mi lamento mai ma questa volta rischio di passare da co...ne". Felicissimo invece il presidente del Genoa Enrico Preziosi. Dopo aver fermato il Milan, adesso si gode la vittoria sulla Roma. "Era più difficile di quanto può sembrare adesso - ha detto - La Roma è una grande squadra ma il Genoa ha giocato davvero bene e alla lunga ha meritato".
Claudio Lotito: "Lazio bella e vincente". Zarate migliore in campo
lunedì 22 settembre 2008
Delio Rossi: "nessun allarmismo"
La Lazio però non ci sta e al 26' trova il pari con il solito Zarate, che raggiunge quota quattro reti e si conferma capocannoniere. Pandev imbecca l'argentino sul filo del fuorigioco. Zarate brucia tutti compreso Abbiati, battuto sul primo palo per l'1-1.
A nove minuti dalla fine del primo tempo, però, un destro potentissimo di Zambrotta da oltre 30 metri riporta in vantaggio i rossoneri. La ripresa inizia e subito il Milan fa 3-1. Azione prolungata da destra a sinistra, Jankulovski mette dentro per Pato che al 3' di testa insacca alle spalle di Carrizo. Al 14' arriva il gol del definitivo 4-1 che porta la firma di Kakà che con un tiro da 30 metri batte il portiere biancoceleste. Il tecnico Delio Rossi commenta così: "non eravamo fenomeni prima e non siamo brocchi adesso".
La Roma risorge. Spalletti: 3 punti che danno tranquillità
La Sensi, poi, non si sbilancia sul migliore in campo ma preferisce elogiare il collettivo "perché è stato il vero punto di forza di questa squadra". Chi, invece, un elogio se lo sente di fare è il tecnico giallorosso Luciano Spalletti: "Per me il migliore in campo è stato Brighi. uno di quei giocatori che, anche se non ha i titoloni dei giornali, ogni volta che viene chiamato in causa dimostra sempre di essere pronto". Spalletti, poi, si sofferma anche sulla prestazione del francese Menez: "Ha le stesse caratteristiche di Mancini, grande sensibilità di palleggio e qualità nel ribaltare velocemente l'azione.
L'unica cosa è che é giovane e va ancora svezzato mentre il brasiliano è più maturo". Sul successo arrivato contro la Reggina, infine, l'allenatore romanista ammette di non sapere se "questa vittoria ci permette di dire che la nottata è passata, però sono tre punti che ci trasmettono tranquillità. Nel primo tempo non abbiamo cerato tantissimo ma in fondo va bene così perché non abbiamo concesso nulla e abbiamo mantenuto i giusti equilibri. Adesso aspettiamo altri risultati così per risalire la classifica".
Molto felice anche Cristian Panucci, ancora una volta goleador nonostante un ruolo da centrale difensivo. Il numero 2 giallorosso, nonostante il silenzio stampa imposto dalla società, rilascia qualche battuta a fine gara: "Sono stato bravo a farmi trovare nel posto giusto al momento giusto. Questa é una vittoria importante, una riposta del gruppo dopo un avvio di stagione non buono". Panucci, poi, si leva un sassolino dalla scarpa: "A Roma le tensioni sono tante e ci ha dato un po' fastidio vedere che sono bastate due sconfitte per mettere in discussione tre anni di lavoro. Adesso comunque pensiamo a lavorare sodo perché abbiamo ancora qualche problema". In casa Reggina, l'analisi della gara porta la firma del tecnico Nevio Orlandi: "Abbiamo cercato di fare la nostra partita per portare a casa qualche punto. Nel primo tempo eravamo riusciti a fare bene, poi il gol allo scadere ha inciso a livello psicologico".
Quello che però non è piaciuto al tecnico dei calabresi è stato l'atteggiamento dopo il 2-0 di Aquilani: "Non abbiamo avuto reazione, abbiamo mollato e questo non va bene". Molto simile la lettura del centravanti amaranto Bernardo Corradi: "Nella prima parte dell'incontro siamo stati bravi a chiuderci e a non concedere occasioni da gol. Poi abbiamo commesso qualche ingenuità di troppo e con la Roma non te lo puoi permettere. Fortunatamente mercoledì torniamo subito a giocare e questo è il metodo migliore per dimenticare la sconfitta".Amaro il commento del presidente Lillo Foti: "E' inutile aggrappaci agli episodi, la responsabilità è solo nostra perché non siamo mai riusciti ad essere pericolosi".
domenica 14 settembre 2008
Calcio: Su Retesole Nasce 'Voci Dall'Olimpico', Il Format Tv Dei Tifosi
''La gente - ha spiegato l'ideatore del nuovo format Francesco Palese - e' stufa dei soliti opinionisti che da tantissimi anni popolano il panorama dell'emittenza locale. E' un programma che inverte tutti i ruoli e le prospettive. Il divo, il protagonista dell'evento, non e' piu' il calciatore ma l'abbonato da vent'anni alla Curva Sud, magari di Testaccio. Le telecamere con le quali seguiremo le partite non sono in tribuna stampa ma sono disseminate in tutto lo stadio, attraverso il telefono cellulare dei tifosi e degli appassionati pronti a riprendere ogni attimo di quello che accade dentro e fuori dall'Olimpico''. La prima puntata, dedicata a Lazio-Sampdoria, andra' in onda lunedi alle ore 19.15 e alle 22.50.